Descrizione
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Il Monastero e Santuario di Santa Maria del Piano: origine spirituale e cuore storico di Episcopia.
A circa tre chilometri dal centro abitato di Episcopia, tra le ondulazioni della Valle del Sinni, sorge il Monastero di Santa Maria del Piano, autentico scrigno di storia sacra e architettura religiosa.
Non è solo un luogo di culto: è il nucleo fondativo dell’identità stessa del territorio, un punto d’incontro tra l’eredità basiliana, la memoria feudale e la fede popolare.
Origini antichissime: tra spiritualità e rifugio.
Fondato nel 952 d.C. da tre monaci basiliani – San Cristoforo di Collesano e i suoi figli spirituali Saba e Macario – in fuga dalle persecuzioni saracene in Sicilia, il complesso monastico sorse inizialmente come edicola votiva, per poi trasformarsi in un frequentato cenobio noto come San Lorenzo in Valle.
La sua posizione, a ridosso del castello bizantino di Episcopia, offriva rifugio e protezione spirituale in un tempo di turbolenze e invasioni.
Col tempo, mentre Macario gestiva il monastero, Cristoforo si ritirò in contemplazione nell’area di Racìa, e Saba fondò l’eremo che ancora oggi porta il suo nome lungo il greto del fiume Sinni.
Con l’abbandono del rito italo-greco sotto i Normanni, il monastero passò prima ai cistercensi e poi, nel 1610, agli agostiniani coloritani, assumendo il nome attuale di Santa Maria del Piano.
L’abbandono definitivo del complesso monastico avvenne nel 1750.
Arte e architettura: tra basilica e memoria nobiliare.
L’architettura del santuario riflette le diverse fasi della sua storia: sobrietà monastica nelle strutture, raffinatezza artistica nei dettagli.
Nel XVI secolo il monastero fu arricchito dagli affreschi del pittore Giovanni Todisco da Abriola, tra cui un prezioso ciclo ispirato al Diluvio Universale.
Benché oggi deteriorati da infiltrazioni e interventi inadeguati, questi dipinti testimoniano l’importanza culturale e religiosa del sito.
Nel 1639, il marchese Ferdinando della Porta commissionò un soffitto ligneo a cassettoni con la celebre iscrizione “Terribilis est locus iste”, tratto dalla Genesi: un richiamo alla sacralità della “casa di Dio” che qui si manifesta in forma concreta.
Accanto all’altare, un epitaffio seicentesco onora Porzia Carafa, nobildonna della famiglia Della Porta, le cui spoglie riposano nella chiesa: il suo ritratto affrescato e lo stemma di famiglia parlano ancora ai visitatori come tracce vive della memoria feudale.
Luogo di culto e di popolo: la Madonna del Piano.
Cuore pulsante della devozione popolare, il santuario è indissolubilmente legato alla figura della Madonna del Piano, una statua lignea del XV-XVI secolo, probabilmente nascosta in un albero durante i saccheggi e ritrovata miracolosamente da contadini.
Oggi la statua è custodita nel santuario e venerata con profondo trasporto.
Dal 26 luglio al 5 agosto, il monastero diventa fulcro di una delle celebrazioni religiose più sentite della Basilicata: la novena alla Madonna culmina con la processione del 5 agosto, quando la statua viene portata in corteo fino al centro del paese, tra canti, balli, preghiere e musiche tradizionali, rinnovando un legame secolare tra fede e comunità.
Decadenza, restauro e rinascita.
Dopo la soppressione degli ordini monastici e l’abbandono del monastero, il complesso passò a privati (prima la famiglia Iannibelli, poi i Donadio) e visse un lungo periodo di declino.
Solo nel 2006, dopo un restauro conservativo complesso, promosso dalla Soprintendenza ai Beni Artistici della Basilicata e dalla Curia Vescovile di Tursi-Lagonegro, la chiesa è stata riaperta al culto.
Oggi il santuario, pur segnato dalle cicatrici del tempo, è stato riconsegnato alla collettività, tornato ad essere luogo di preghiera, pellegrinaggio e identità condivisa.
Un'eredità sacra nel cuore della Lucania.
Il Monastero di Santa Maria del Piano non è solo un monumento, ma testimone vivente di una storia fatta di migrazioni sacre, arte, potere feudale e fede popolare.
È il simbolo del legame profondo tra Episcopia e le sue radici spirituali, un luogo dove il sacro e il quotidiano si intrecciano, rendendo questo angolo di Lucania un’autentica porta del cielo.
Modalità di accesso
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Continua su SS653. Guida in direzione di Località Torre a Episcopia
23 min (22,9 km)
Alla rotonda prendi la 3ª uscita e prendi SS653
18,5 km
Prendi l'uscita verso Agromonte
350 m
Entra in Strada Provinciale 82 di Pietrapica/SP82
1,0 km
Svolta a destra e prendi Località Torre
La tua destinazione.
Georeferenziazione
Indirizzo: Contrada Santa Maria del Piano, Episcopia, Potenza, Basilicata, Italia
Quartiere:
Circoscrizione:
CAP: 85033