La Quercia della Madonna di Episcopia: albero sacro tra leggenda, fede e identità.
Nelle campagne silenziose che circondano il Santuario di Santa Maria del Piano, in località Aia di Maria, si erge solitaria una maestosa quercia secolare, oggi riconosciuta ufficialmente tra gli Alberi Monumentali d’Italia con decreto ministeriale del 5 maggio 2020.
Nota come "Quercia della Madonna", questo albero non è solo un gigante vegetale: è testimone vivente della storia spirituale, culturale e sociale di Episcopia, al pari di un monumento di pietra.
Un albero, una leggenda: il ritrovamento miracoloso.
La tradizione popolare, tramandata oralmente per secoli, racconta che nel XVI secolo, durante la mietitura, un gruppo di contadini rinvenne nel tronco cavo dell’albero una statua lignea della Madonna, probabilmente nascosta lì dai monaci basiliani o agostiniani del vicino monastero per proteggerla dalle razzie in tempi di instabilità politica.
Si ipotizza che l’occultamento avvenne nel 1486, anno in cui il feudo passò dai Sanseverino ai Della Porta, dopo la Congiura dei Baroni.
Il ritrovamento fu vissuto come un miracolo: i mietitori, presi dalla commozione, interruppero il lavoro e, posando le gregne di grano sulle spalle e sul capo, rientrarono in paese danzando con le falci levate in alto, gesto che ha dato origine al rituale popolare oggi noto come il “Ballo del Falcetto”, parte integrante della Festa della Madonna del Piano (4-5 agosto).
Da allora, quell’albero divenne un simbolo di protezione divina e di identità comunitaria.
Un colosso naturale tra fede e scienza.
Oggi, la Quercia della Madonna è protetta da uno steccato e si presenta con dimensioni monumentali:
- Circonferenza alla base: 685 cm;
- Altezza stimata: circa 13 metri;
- Chioma: ampiezza di 19 metri;
- Cavo interno: oltre 120 cm di diametro, con apertura triangolare di 155 cm di altezza;
- Età presunta: tra i 400 e i 500 anni.
Il tronco cavo, che si sviluppa fino a 7 metri in altezza, ha ospitato in passato gufo comune e colonie di insetti ora eradicati.
È un vero ecosistema verticale, testimone della resilienza della natura e della spiritualità radicata nel paesaggio.
Un riconoscimento istituzionale e culturale.
L’iniziativa di tutela e valorizzazione è stata promossa dal Comune di Episcopia, con il supporto del parroco e l’impegno del Consigliere Delegato alle Politiche Ambientali, Ten. Alberto Maria Viceconte, che ha curato la documentazione per il censimento nell’Elenco nazionale degli Alberi Monumentali.
Questo atto non è solo una formalità, ma un gesto di riscatto culturale e ambientale, che inserisce Episcopia nel circuito nazionale della valorizzazione del paesaggio storico.
La Quercia della Madonna è più di un albero: è un archivio vivente di storia sacra e rurale, un punto di contatto tra la fede contadina e la memoria religiosa, tra la natura e il divino.
In un tempo in cui si rischia di dimenticare le origini, essa ci ricorda che la sacralità può abitare anche un tronco cavo, e che un albero può custodire l’anima di un popolo.